L'infanzia di una donna che subisce la violenza

La donna molestata durante l’infanzia adolescenza
Ci sono tante donne che vengono molestate dal padre durante l’infanzia o l’adolescenza e queste donne vanno avanti nella loro vita senza particolari problemi.
Il meccanismo per il quale le bambine si fanno molestare dal padre funziona in questo modo: lo fanno per evitare che il padre litighi con la madre. Con il proprio comportamento le bambine garantiscono alla madre la continuità della propria famiglia in tranquillità.
I figli molestati dentro casa difficilmente creano problemi in giro perché sono bravissimi a scuola e si comportano correttamente. Hanno il bisogno di non sollevare sospetti fuori casa perché vivono con il terrore che si venga a sapere quello che succede dentro casa.
Da queste situazioni i bambini ottengono anche benefici, ruoli dominante, potere, privilegi e questo è quello che determina che si sentano responsabili dell’accaduto.

Quello che caratterizza il rapporto di questo tipo di donna è che scelgono come marito una persona di un paese, cultura o razza diversa dal padre. Avendo conosciuto il comportamento del padre scelgono un uomo con caratteristiche opposte, pensando, se opposto è diverso e se diverso, sicuramente meglio.
Durante il matrimonio sono molto ossessive e possessive verso il marito arrivando a distruggere tutte le foto di lui con ex-fidanzate o compagne. Come in un intento di cancellare la storia dei loro mariti.
Queste donne riescono a vivere dentro il matrimonio senza violenza perché la sicurezza che sentono per il fatto di avere un marito le fa sentire al sicuro riguardo la propria storia. Dal momento che hanno un uomo disposto a difenderle e che sono adulte si sentono al sicuro dal potere del padre perché limitato dall’altro uomo e questo le fa vivere in tranquillità e serenità.

Quando rimangono in cinta e fanno una figlia femmina il castello che hanno costruito crolla inevitabilmente addosso loro. Quello che sentono dentro è che il marito molestarà inevitabilmente la figlia (dal punto di vista di una bambina che è stata molestata dal padre tutti gli uomini sono molestatori) e loro non hanno la forza fisica per impedirglielo. Per questo motivo innescano il meccanismo di litigare con il marito fino a che non perde il controllo arrivando loro all’aggressione fisica pur di farlo esplodere contro di loro.
E’ normale che i litigi avvengano davanti ai figli, perché è quello che vogliono le donne. Mentre gli uomini preferiscono litigare lontano dai figli le donne cercano di mettere più persone possibili in mezzo e quando riescono a far perdere il controllo all’uomo chiamano chiedendo aiuto a parenti e conoscenti di lui.
L’obiettivo della donna è proteggere la figlia. Da bambina era convinta che il padre aveva sesso con la madre ma siccome gradiva anche picchiarla lei per tranquillizarlo stava ai suoi giochi e lo manteneva tranquillo.

Adesso che la figlia si trova nella stessa situazione sua, lei fa in modo di fare sesso con il marito e di farsi picchiare minimo una volta al mese. In questo modo e facendolo vedere ai figli lei ha la certezza che la figlia non dovrà concedersi al padre.
Perché la madre comunque si prende le botte e quindi la figlia non ha la stessa motivazione che ha avuto lei per concedersi.

La donna cresciuta sotto la dittatura del padre padrone
Una donna cresciuta dove il padre non lasciava alcuna libertà ai figli e che imperava dentro casa seminando il terrore adotta strategie diverse per il suo matrimonio, che sono sempre risposte alla situazione di terrore subite nella propria infanzia.
Mariti alcolisti, depressi, deboli, suicidi. Rimangono incinta da uomini che non vogliono sapere nulla dei figli e che le abbandonano.
Anche se vivono lamentandosi della tragedia dell’essere state abbandonate dal padre del bambino vivono senza capire che per loro, condividere la maternità del proprio figlio con il padre è un’alternativa impossibile e per questo motivo hanno scelto quell’uomo.
Quando si rimettono insieme ad un altro uomo il rapporto che si crea non è mai di parità di diritti perché su quella figlia o figlio di cui l’uomo non è padre la prima e l’ultima voce in capitolo è quella della donna.

Le situazioni possono essere diverse

Per quello che ho visto io le situazioni che ci sono alle spalle di un matrimonio che utilizza la violenza possono essere di diversa natura ed indole ma la cosa importante non è quella di capire quale sia stato l’evento che ha causato la paura ma che la paura è il movente per creare la situazione di violenza.
Dobbiamo capire che la violenza serve per compensare la paura verso una situazione che non dobbiamo per forza conoscere ma che è necessario sapere che esiste.

Ancora capire
Dobbiamo capire che la donna ci fa diventare delle bestie perché in qualche modo l’immagine e la realtà di una bestia che convive con lei serve a qualcosa. Lei non ha piacere di ricevere botte, non ha piacere di litigare con noi e non ha piacere di aggredirci. Ha solo paura di qualcosa che non siamo noi, qualcosa che a lei fa molta più paura di noi ed è per quello che fa lo scontro con noi per affrontare meglio quella cosa che a lei fa tanta paura.

La crisi economica e la violenza domestica
Ieri, 9 settembre 2015 parlavo con un carabiniere della situazione sociale nel centro Italia, chiesi in quale modo era cambiata la società e in particolar modo se la crisi aveva creato un aumento della violenza a livello sociale per causa dell’irritazione che crea la mancanza di soldi. La risposta del carabiniere mi sorprese: “la violenza per strada non è aumentata, è aumentata la violenza domestica”.
Si capisce la dinamica? La mancanza di soldi crea paura, insicurezza, sensazione di vulnerabilità e davanti alla paura e all’insicurezza si reagisce facendosi vedere “cattivi”. Guarda i tagli di capelli dei ragazzi oggi, sembrano sempre di più guerrieri Cherokee in atteggiamento di guerra.

Poi se per problemi di soldi la donna è costretta a chiedere aiuti ai genitori può ritrovarsi con richieste che condizionerebbero la propria indipendenza perché i genitori potrebbero avanzare pretese in cambio degli aiuti. In questo caso creare violenza dentro casa può essere utile per non dover contraccambiare con disponibilità o tempo, altrimenti il rapporto di violenze potrebbe peggiorare. Lei sa benissimo come farlo peggiorare a seconda di quello che le serve per avere la sua indipendenza da chi l’aiuta.

Creare violenza domestica genera in qualche modo sicurezza quando interagiamo per strada. Se il tuo è uno di questi casi, quello che devi capire è che questo modo di affrontare la paura non risolve il problema economico, ma risolve la paura. E’ necessario che tu capisca questo, come risposta alle problematiche economiche, allo stress e le rogne sul lavoro non esistono soluzioni in questo libro. Quello che propongo io è che se la stessa donna si ritrova senza pancia, con le gambe più belle, la vita più sottile, il seno più grande e sodo e i glutei di una ballerina; affrontare lo stress quotidiano o i problemi economici diventa più semplice.
Quello che risolve questo metodo non sono i problemi, lo stress o la tensione che vivere in questa società ci crea. Ciò che propone questo metodo è di utilizzare la stessa energia che utilizza la violenza per migliorare il funzionamento organico e fisico di una persona.
Capire questo non è la soluzione del problema perché non è abbastanza capire per risolvere, ma è necessario capire per agire meglio. Per disinnescare la violenza e non lasciarsi trascinare dai suoi meccanismi dobbiamo analizzare i componenti che mantengono in vita la violenza.

Quando tua moglie ti attacca e tu credi che stia attaccando te è difficile conservare la calma. Ma dal momento che tu capisci che ti attacca perché ha paura di qualcosa che non sei tu allora puoi mantenere la calma.
Mantieni la calma perché sai che la sua arrabbiatura ha un limite umano, tu sai che può durare un giorno o due ma che il problema non sei tu. Tu sai che prima o poi tornerà da te a chiederti di farla eiaculare e allora approfitterai per farle uscire tutta la sua rabbia dentro un orgasmo meraviglioso.
Ogni volta che riuscirai in questo sarà un duro colpo inflitto alla violenza che inevitabilmente comincerà a perdere potere, fino al giorno in cui te la ritroverai in ginocchio davanti a te o meglio dire, davanti al tuo dito. Cominciare a vedere che il calendario va avanti ma che il tuo fisico ritorna indietro ha un effetto ricostituente per il tuo cervello perché ti ridà speranza e ottimismo, in qualsiasi modo vadano le cose con il lavoro.

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